Opere


Opere principali

L'albero della terapia

Questo è il terzo libro che chiude la trilogia di base della Socioterapia, dopo Malattie mediali e Lezioni di Socioterapia.

L’idea di fondo parte dal fatto che molte persone trovano difficoltà nel relazionarsi con gli altri, ma quanto queste problematiche riguardano un modo disfunzionale di comunicare?

Ecco, in questo testo vengono ridefiniti alcuni dei maggiori concetti riguardanti la vita quotidiana, quali quelli di individualismo, di relazione, di comunicazione, di informazione, di dato, di inconscio, di virtuale e così via.

Lezioni di socioterapia

Questo primo ciclo di lezioni è dedicato non solo a tutti coloro che si avvicinano alla nostra materia per studiarla, ma anche a coloro che, curiosi, decidessero di dedicare una parte del loro tempo a quella che da molti puristi della sociologia viene considerata una sorta di eresia, un’originalità forse troppo spinta dal punto di vista disciplinare poiché, tradizionalmente, ritengono che la sociologia dovrebbe servire ad esaminare i grandi temi macro-sociali o, al massimo, alcuni tipi di riflessione micro-sociologica.

Malattie mediali

L’ipotesi della socioterapia è che non vi sia un concetto astratto di disagio, ma che si debba fare riferimento ad una serie di ambiti, alcuni dei quali sono intimamente legati a quella che l’Autore ha definito la deriva storica dei media: il succedersi di media via via dominanti crea periodi iniziali di disagio in relazione all’obsolescenza di quello precedente e nella fase di consolidamento di quello successivo.

Così è stato, nel passaggio dalla cultura orale a quella tipografica, per il vagabondaggio il brigantaggio e l’alcolismo.


Approfondimenti

Il ruolo e l’importanza delle conoscenze e pratiche sociologiche nel campo terapeutico

Estratto da “MERIDIANA Tossicodipendenze”, del 5 ottobre 1992, dal titolo “Conoscenze e pratiche sociologiche nella tutela della salute e nella prevenzione delle forme di tossicodipendenza”.

Note ad uno studio su stampa quotidiana e territoriale

La scelta di tale argomento è avvenuta poiché oggi in Italia il settore giornalistico è in crisi, una crisi adeguatamente rappresentata dal bassissimo numero di copie di quotidiani vendute, dall’indebitamente in cui versano tutte le aziende e dall’incapacità di uscire da una situazione di stallo che sembra riferirsi a tutti i livelli sia ideativi che gestionali e diffusionali. La cosa che più colpisce in tale fenomeno è che esso si applica ad una situazione generale di rapido incremento della quantità globale di informazione che viene prodotto e consumato in una certa area territoriale: appare infatti indicativa di tale tendenza l’enorme crescita delle emittenti private radio televisive che ha portato ad un autentico sovraffollamento delle bande riservate alla comunicazione locale; all’estero poi sono gli stessi giornali che si sono posti come leader nello sviluppo di tale settore, mentre da noi si nota una generale assenza in merito, interrotta solo da alcune iniziative singole che spesso però richiedono lunghi periodi di gestazione.

Le relazioni intergenerazionali. Intervista a Leonardo Benvenuti

Popstars è un progetto vincitore del bando “Piccoli Comuni per il coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali”, promosso dal Dipartimento della Gioventù-Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani). “Pop” da popolare, come la cultura viva che informa e crea la nostra identità di singoli inseriti in collettività. “Stars” da stelle, quelle naturali che ci portano indietro a un tempo in cui gli uomini erano in equilibrio con la natura, e questo dava loro un benessere individuale e collettivo. Popstars è un progetto che guida i giovani in un percorso di recupero della memoria e dell’identità culturale del territorio, attingendo al bagaglio culturale delle conoscenze e di saperi di cui sono custodi gli anziani, coinvolgendo una rete di Comuni dislocati in diverse zone dell’entroterra della Provincia di Chieti. Gli elementi della tradizione popolare vengono riletti e riutilizzati per i giovani attraverso i linguaggi della comunicazione e dell’arte contemporanea come il teatro, la musica, il video, la fotografia e il web. Il volume ripercorre le fasi in cui il progetto è stato articolato, ne analizza gli strumenti e gli aspetti metodologici utilizzati e i risultati raggiunti. Arricchiscono e completano il volume una riflessione sul concetto di tempo, che ne rappresenta il filo conduttore, e approfondimenti sulla funzione sociale del teatro, sul rapporto intergenerazionale, sul senso delle tradizioni e dell’identità culturale di un territorio.

La nascita dell'approccio quantitativo alla conoscenza

Estratto da “Argomenti di Sociologia”. L’intero testo è stato scritto da tre autori:

  • Leonardo Benvenuti, Capitolo primo: “La nascita dell’approccio quantitativo alla conoscenza”
  • Giuliano Piazzi, Capitolo secondo: “Valore di scambio”
  • Antonio Roversi, Capitolo terzo: “Politica e società, su alcuni temi della sociologia”

Infezione da HIV e Tossicomania

Dal punto di vista sociologico, due sono le dimensioni del discorso, oltre a quella medica, alle quali l’autore si trova di fronte durante il lavoro con il tossicodipendente, soprattutto se sieropositivo:

  • una prima comunicativa, che va dalla informazione para-pseudoscientifica a tutti i problemi dell’etichettamento sociale;
  • una prescrittiva, che riguarda sia l’operatore sociale nel suo agire, sia l’utente nella gestione del proprio comportamento quotidiano all’interno di un iter terapeutico.

Infanzia e mass media

Il saggio indaga il rapporto che lega gli individui ai principali mezzi di comunicazione di massa, con particolare attenzione all’influenza che la struttura comunicativa nella quale ci si trova immersi esercita nel periodo infantile. Vengono analizzati i concetti di comunicazione, informazione, senso, apprendimento e addestramento.

Il rapporto educativo dalla cultura della stampa alle culture audiovisive: una successione di paradigmi

Punto iniziale della riflessione è l’educazione in quanto elemento di raccordo tra l’individuo e la società. A partire dal paradigma gutemberghiano della stampa, vengono analizzati concetti di addestramento, apprendimento, comunicazione, informazione, senso e fungibilità simbolica, fondamentali per analizzare nuovi cambiamenti di paradigma.

I tre livelli della fantasia

Il contributo della socioterapia all’analisi del pensiero di Gianni Rodari è teso a far emergere e sviluppare le possibilità di un utilizzo clinico (sia in senso preventivo che terapeutico) delle riflessioni che hanno guidato la produzione culturale dell’autore. La scelta di approfondire un tema al confine fra lavoro socioculturale, educazione, comunicazione e relazionalità sociale muove dall’assunto che il pensiero di Gianni Rodari abbia in sè le premesse per poter essere declinato in una direzione funzionale alla promozione del benessere personale e collettivo. Le riflessioni contenute nel volume nascono come approfondimento dei temi introdotti durante il Convegno “Il Gioco-non Gioco di Gianni Rodari”, realizzato a Pescara il 4 Dicembre del 2010 dal Centro Universitario di Sociologia della Prevenzione del Disagio Sociale Lavorativo e relazionale dell’Università G.d’Annunzio, in occasione dell’Anno Rodariano Abruzzese.

Devianza e Mass Media

All’interno di questo testo vi è un significativo contributo dato da “Devianza e Mass Media”. Alle radici di tale saggio vi è l’esigenza di definizione del concetto di diversità che viene considerato come un concetto derivato rispetto a quello di normalità che viene definito appunto come primario.

Analisi dell'interazione verbale in soggetti in isolamento: un contributo metodologico

Il presente lavoro si situa all’interno di un filone di ricerca riguardante esperimenti su gruppi di soggetti tenuti in isolamento sociale. L’autore ha cercato di condurre un esperimento di natura prevalentemente metodologica, teso alla messa a punto di uno strumento per l’analisi del contenuto di quanto espresso verbalmente dai soggetti posti in isolamento. L’esplorazione di come sia possibile rilevare le dinamiche di gruppo più che una verifica di ipotesi su di essa, la loro descrizione è stata portati avanti attraverso l’utilizzazione di una metodologia specifica relativa al contenuto verbale. Il punto finale del lavoro, infatti, è rappresentato da una serie di grafici che descrivono l’andamento temporale delle dinamiche dei singoli componenti del gruppo.

Adolescenza e adolescenza ipocrita

Articolo di prima intuizione relativamente ai comportamenti dei ragazzi nella fase dell’adolescenza con un approccio interamente a stampo sociologico ed un intervento a stampo socioterapeutico.